Nel frattempo, già a partire dal ‘600, dopo lo sviluppo del paese sulla dorsale della collina, sorsero anche alcune belle ville, costruite da nobili e notai pavesi, ai quali subentrarono nell’800, nobili genovesi. Tra le ville con i relativi parchi ricordiamo il Palazzo Bellisomi (comunemente chiamato Castello Rosso) e attuale sede dell’azienda Libarna Gas, la villa Delconte poi Serpi Gloria e attuale proprietà Finiper, la villa del Marchese Lomellini ora istituto San Benedetto di proprietà della Congregazione di Don Orione. Ancora la Villa Veniali, il Palazzo Lunati Pallavicino Mazza nella frazione di Genestrello e la Villa De Ghislanzoni.
Si può ritenere che fra la fine dell’800 e l’inizio del’900, il paese abbia raggiunto l’apice della sua bellezza paesaggistica ed anche per questo divenne luogo di piacevole villeggiatura, con un tocco di classe che lo ha sempre distinto dai paesi circostanti.
Ai primi del 900 la famiglia Veniali ospitò più volte lo scrittore Edmondo De Amicis e pare che in occasione di questi soggiorni lo scrittore abbia tratto ispirazione per scrivere il celebre racconto “La Piccola Vedetta Lombarda”.
Nel 1890 fu costruito il nuovo Cimitero ed abbandonato il precedente che si trovava sul retro della Bell’Italia.
Verso la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 si innescò anche a Montebello un profondo processo di cambiamento della società. I fatti più rilevanti furono lo sgretolamento delle grandi proprietà fondiarie con la conseguente divisione delle terre e la nascita di una nuova categoria sociale dei coltivatori diretti.
Altro aspetto rilevante fu l’inizio di una attività paleoindustriale segnata a metà 800 dalla costruzione di una fornace poi divenuta “Mole Patrone” in località Fornace.
Tutto ciò ebbe come conseguenza la trasformazione di braccianti agricoli e piccoli artigiani in maestranze industriali. Nacque pertanto l’esigenza di tutela mutualistica di questi nuovi soggetti sociali che, in sintonia con le abitudini del tempo, portò alla formazione della Società Operaia e Agricola di Mutuo Soccorso (SOAMS).
Questa società fondata nel 1879 dal signor Pippo Venco oltre all’attività mutualistica ebbe il merito di costruire una sala per raduni, spettacoli, feste da ballo (i famosi Veglioni) che in paese fu subito denominata “Salone” (oggi sala polifunzionale) la cui costruzione iniziò nel 1907 con il progetto dell’ingegner Vandoni e fu inaugurata nel 1913. Successivamente divenne di proprietà comunale e fu restaurata all’inizio degli anni 90.