Questa poesia è stata scritta da Giosuè Carducci per celebrare la vittoria italo-francese nella Battaglia di Montebello combattuta il XX maggio 1859.
Non son, barbaro, qui le inermi genti
Onde facil menar preda ti giova,
Son forti mille; e teco ardono in prova
Mescersi, d’armi e di valor potenti.
Son gl’itali manipoli irrompenti:
Questo che fare, il ferro e del la nova
Gente; e com’è s’incarna avido e trova
L’austriache vite, barbaro tu il senti
Superbo, e sotto la sabauda lancia
Curvi le spalle? Prode, e sì restio
Se’ tu dal ferro e così pronto a ciancia?
T’urta e rompe e disperde, o ladron rio,
Italia a fronte; e a tergo poi ti lancia
La vendetta de’ popoli e di Dio.